Residenza Alzheimer Non ti scordar di me

Dicono di noi


"SALUTE PLUS"  Maggio/Giugno 2014

Il periodico di informazione e prevenzione medica "SALUTE PLUS" pubblica nel numero di maggio/giugno un articolo che ha come protagonista la Residenza Protetta "NON TI SCORDAR DI ME"

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Riportiamo un articolo del 15 maggio 2014

"A volte, nell'affrontare una malattia che compromette le funzioni cerebrali un gesto d'amore diventa più importante di una terapia farmacologica"...

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Riportiamo un ritaglio tratto da un giornale del 15 maggio 2014

La Residenza Protetta per malati di Alzheimer "Non ti Scordar di Me" ha iniziato la propria attività nel giugno del 2001.
È la prima Residenza Protetta che si occupa specificatamente di Alzheimer in Umbria...

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Riportiamo un'estratto di un articolo del Corriere della Sera del 18/11/2013 di Michele Farina

La difficile ricerca di una casa di riposo o Rsa (residenza sanitaria assistenziale) decente a prezzi accessibili. Liste d’attesa di anni. Francesca ne ha visitate tante nella sua città, Roma. L’ha trovata in Umbria, Castel Giorgio, sulle colline fuori Orvieto. Residenza Alzheimer «Non ti scordar di me». Il motore, Vera Benella, sfida i malanni, anche i propri: «Mi sembra di non fare mai abbastanza» dice guardando le cucce dei due golden retriever addestrati alla pet therapy . L’altro giorno è arrivata un’ispezione, il finanziere l’ha vista tremare: «Signora non abbia paura». E lei: «Tranquillo, tremo perché ho il Parkinson». Un mito. «Non volevo portare mia madre così lontano - dice Francesca - per due anni l’ho tenuta a casa mia. Poi con mio marito non riuscivamo più a sollevarla. Con enorme senso di colpa, che ho dentro sempre, ho girato diverse case di cura a Roma e sono scappata. Ospiti allettati, spesso assopiti, abbandonati. Sono arrivata da Vera senza avvisare: ospiti tutti in salotto, vestiti, curati. Chi cantava, chi no. Un altro mondo. Appena c’è un po’ di sole li portano fuori. Monitoraggio continuo dei farmaci. Attenzioni. Mia madre cercano di farla mangiare da sola, anche se serve il doppio del tempo. Professionalità e umanità sono merce rara»

Link all'Articolo: 
http://www.corriere.it/salute/neuroscienze/13_novembre_18/alzheimer-laura-che-sorride-quando-vede-neonato-badante-806c305e-5059-11e3-b334-d2851a3631e3.shtml



Articolo Scarica l'articolo in formato PDF tratto dalla rivista:

"Assistenza Anziani"

Gennaio/Febbraio 2011


 

 


Riportiamo un'estratto di un'inchesta realizzata dal settimanale Panorama del 7 dicembre 2006.


panorama​Un'oasi protetta per l'Alzheimer. Sono tutti attorno al grande tavolo. C'è chi disegna, qualche mano incerta ritaglia figure dai giornali per il decoupage. Altri godono, seppure immobili e silenziosi, della compagnia. All'improvviso una voce sottile attacca con una canzoncina in inglese, sembra una filastrocca. Ma non siamo in un asilo, a intonarla è un casco di capelli bianchi, Maria, classe 1925, da sei mesi alla "Non ti scordar di me", la residenza Alzheimer a Castelgiorgio, vicino a Orvieto. Molti sono arrivati imbottiti di farmaci, irrequieti, dispettosi e indispettiti dalla presenza di estranei. Ma in poche settimane hanno ritrovato l'equilibrio e per la maggior parte di loro le pasticche sono addirittura sparite. Merito dell'assistenza curata fin nei minimi dettagli. "Ogni gesto può evocare qualcosa nel malato di Alzheimer e innescare una crisi comportamentale" spiega Lucilla Parnetti, del dipartimento di neuroscienze dell'Università di Perugia e Direttrice Sanitaria della Residenza. "Ma basta modificare l'ambiente affinché il paziente non lo senta nemico. Tutto il personale, anche chi pulisce per terra, deve saper comunicare in modo adeguato. E dimostrare affetto". Non è semplice, ma si può imparare: Vera Benella, l'imprenditrice che con i due figli gestisce la residenza, e tutti i suoi dipendenti hanno frequentato un corso prima dell'inaugurazione e continuano ad aggiornarsi.Ora qui c'è il tutto esaurito: 18 ospiti (NdR oggi sono 48 i posti a disposizione). E in lista di attesa ce ne sono 26, con richieste che arrivano da regioni del Nord, nonostante una retta che per chi viene da altre ASL raddoppia e tocca i 2.500 euro mensili.

"Ho visto posti scandalosi". La voce di Giustina Noviello avvocato dello Stato, è piena di emozione quando racconta quello che ha passato prima di riuscire a far ricoverare in Umbria suo padre, l'Ex Preside della Facoltà di Agraria all'Università Federico II di Napoli: " quando l'Alzeheimer lo ha colpito, abbiamo provato ad assisterlo prima in casa sua, poi da me, a Roma. Ma io ho un figlio piccolo era nello stesso tempo difficile per noi e negativo per papà. Pur nel dolore di lasciarlo solo altrove, ho capito che dovevo cercare una struttura adeguata. Ho chiesto a chiunque, ad amici del Ministero della Salute, all'Associazione Alzeheimer della mia regione. Ho girato tutta Roma e il Lazio. Ho visto posti allucinanti: odore di pipì, infermieri carcerieri, anziani abbandonati, dimenticati nei letti o sulle sedie a rotelle. E' un segno di inciviltà mancare di rispetto a chi non può più tutelarsi da solo".

 


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